Roma, 29 ago. (LaPresse) – “C’è a sinistra il permanere di una cultura tradizionale che considera il partito in modo totalizzante: non un mezzo ma un fine. Invece il fine sono i programmi e la loro coerenza con i valori che uniscono una comunità di uomini e donne. Così intendeva essere l’Ulivo: così sembrerebbe non essere più il Pd. La riforma costituzionale sarà un passaggio decisivo: si vedrà come il pluralismo non a parole sia considerato una ricchezza, un tratto fondativo del Pd o invece una copertura utile in qualche occasione”. Lo afferma sul suo sito il senatore di minoranza Pd Vannino Chiti.
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