Venezia, 21 ago. (LaPresse) – “Dalle barricate sulle quali siamo saliti da tempo, rispondendo con sonori no ad ogni ipotesi di tagli alla sanità senza applicare i costi standard a cominciare dalle Regioni dove si spreca a mani basse, lo avevamo previsto. Dopo i 2,3 miliardi già sfumati con il nostro voto contrario, non è finita qui, ora si vogliono recuperare i 10 miliardi che mancano alla legge di stabilità andandoli a prendere dalla salute della gente. Il Tesoro garantisce che non ci sarà macelleria sociale? E’ vero. Sarà peggio, perché a Roma c’è un nuovo Nerone che vuole incendiare e distruggere un diritto costituzionale come la sanità”. Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia in merito ad eventuali tagli alla sanità.

“Come sono abituati a fare – aggiunge Zaia – negheranno anche sotto tortura – ma è paurosamente reale il rischio che la sanità italiana sia stata messa sul binario che porta verso la Grecia, non verso l’Europa benchmark, verso la soglia d’investimento dedicato sotto la quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità ammonisce che comincia a calare l’aspettativa di vita della gente, non verso quella dei Paesi virtuosi come l’Olanda”.

Per il governatore del Veneto, “stanno violando la Costituzione e manderanno a catafascio i Livelli essenziali di Assistenza previsti dalla Carta. Già che a Roma si stanno occupando di riforme costituzionali – conclude Zaia – possono risolvere tutto abolendo l’articolo della Costituzione che sancisce l’assistenza sanitaria universalistica perché di non rispettarlo lo hanno deciso da tempo”.

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