Roma, 16 lug. (LaPresse) – Sono dure le reazioni alla frase che il medico primario Tutino avrebbe pronunciato al telefono con Rosario Crocetta, governatore della Sicilia, ora dimissionario. A partire dal senatore del Pd Luigi Zanda che definisce la “Frase ributtante” a continuare con il M5S.
“Crocetta deve dimettersi immediatamente e allontanarsi il più possibile dalla Sicilia – tuonano dal M5S-, in modo da non poter più arrecare danni all’Isola come fa da quasi tre anni a questa parte. E le conversazioni con il medico Matteo Tutino, in cui pare di ascoltare il commando stragista di via D’Amelio, sono la pietra tombale sulla sua esperienza amministrativa. Finalmente – proseguono i 5 Stelle – è caduto, nel peggiore dei modi, il velo di ipocrisia su cui Crocetta, sedicente crociato dell’antimafia, ha poggiato tutta la sua carriera politica. Ora può fare solo una cosa per ridare un minimo di dignità all’istituzione che rappresenta: dimettersi e prendersi una lunga vacanza, in modo da far dimenticare questo incubo in cui i siciliani si ritrovano da quando è diventato presidente della Regione siciliana” concludono i parlamentari siciliani del M5S.
D’accordo con loro anche il deputato di Sel Erasmo Palazzotto: “Siamo ben oltre il limite della decenza e della moralità. La conversazione telefonica tra il dottor Tutino e il governatore Crocetta segnano un punto di non ritorno. I silenzi del governatore davanti alle raccapriccianti frasi del primario su Lucia Borsellino sono una condanna senza appello. Crocetta – prosegue Palazzotto – già colpevole per non aver saputo o voluto riformare il sistema, oggi si rivela in tutta la propria inadeguatezza, anche etica e morale. Con quale faccia – conclude -il presidente dovrebbe rappresentare la Sicilia domenica alla commemorazione per la strage di via D’Amelio? È arrivato il momento che il presidente Crocetta tragga le sue conclusioni, si faccia da parte o siano i partiti a cacciarlo restituendo ai siciliani la possibilità di avere un governo credibile”.
“Non è questa la Sicilia di cui dovremmo parlare – tuona la senatrice de Pd Venera Padua -. Questa è solo la Sicilia di cui continuare a vergognarsi. Sono molto turbata e amareggiata per quello che ho letto e ho sentito – aggiunge Padua -. Nell’esprimere la mia profonda solidarietà a Lucia Borsellino, che ho già contattato telefonicamente, non posso non prendere atto che questa situazione di logoramento al governo della Regione Sicilia sia ormai giunta al capolinea e bisogna trarne le giuste conseguenze”.
“Ben venga, dunque – conclude – la decisione del presidente Crocetta di austosospendersi anche se, a questo punto, non è più sufficiente; dovrebbe assumersi la responsabilità del grave atto in cui è coinvolto e andarsene. Il Pd, di fronte a simili vicende, non può che dire no ad un modo così denigratorio di vivere la politica e le istituzioni pubbliche. Adesso è troppo, la Sicilia sana merita ben altro”.
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