Roma, 30 mag. (LaPresse) – “Si strumentalizzano i compiti e l’attività dell’Antimafia per vicende interne e ripicche personali. E poi i tempi: mancano due giorni alle elezioni. E’ sconcertante”. Così la vicesegretaria del Pd Debora Serracchiani in un’intervista a Repubblica, a proposito della cosiddetta lista dei candidati impresentabili alle regionali presentata dalla commissione Antimafia. “De Luca, Paita, Casson, Moretti, Emiliano: non sono stati scelti da Renzi, né dalla segreteria del Pd – aggiunge -. Sono stati scelti dalle primarie. Noi rispettiamo le primarie e infatti abbiamo accompagnato e sostenuto questi candidati in campagna elettorale. E rispondiamo con i fatti: ad esempio siamo il governo che la prima volta ha commissariato e sciolto per mafia un’azienda sanitaria”. “Chiariamo: stiamo parlando di candidati vagliati positivamente dalla commissione elettorale – continua Serracchiani -. Gente candidabile ed eleggibile, per la legge e per il codice etico del Pd. Quanto a De Luca: parliamo di un processo iniziato nel 1998, al momento senza condanne. Ed è stato lui a voler rinunciare alla prescrizione, tra l’altro”. “Ho avuto l’impressione – afferma la visegretaria dem – che si tratti dell’elenco di Rosy Bindi. E’ lei che ha anteposto logiche personali, avvelenando il clima elettorale a poche ore dal voto”.

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