Roma, 29 mag. (LaPresse) – Sono 16 gli impresentabili, compresi i candidati pugliesi. E’ quanto emerge dal famoso “dossier” della commissione bicamerale Antimafia, in merito alla lista di candidati ‘impresentabili’ alle elezioni regionali, reso pubblico dal presidente di Palazzo San Macuto Rosy Bindi.

Nella lista c’è anche il candidato del centrosinstra in Campania Vincenzo De Luca, ex sindaco di Salerno che denuncia Rosy Bindi per diffamazione e la sfida ad un pubblico dibattito per sbugiardarla. A comunicarlo l’ufficio stampa del candidato alla presidenza della Regione Campania Vincenzo De Luca, in quota Pd.

De Luca contro Bindi. “Ho appreso, nell’ultima giornata di campagna elettorale – spiega Vincenzo De Luca in una nota – che la signora Rosy Bindi segnala il mio nome tra gli ‘impresentabili’, in relazione ad una vicenda giudiziaria di 17 anni fa, relativa alla vertenza di lavoro degli operai dell’Ideal Standard. Ho dato mandato al mio legale di querelare per diffamazione la signora Bindi”.

De Luca sfida quindi “la signora Bindi ad un dibattito pubblico, entro la mattinata di domani, per poterla sbugiardare, e dimostrare che l’unica impresentabile è lei, pia Donna di Potere, che ha utilizzato fra i suoi sponsor politici uno dei peggiori esponenti della clientela politica in Campania, massimo produttore del debito sanitario, di cui illustrerò opere e virtù, nel corso del confronto”. Da De Luca anche alcune premesse: “Tutti gli atti amministrativi in questione sono stati sollecitati dal Prefetto dell’epoca e dalle organizzazioni sindacali, nell’ambito della vertenza Ideal Standard. Ho rinunciato alla prescrizione. Sono orgoglioso di aver preso decisioni urbanistiche per salvare 250 lavoratori dell’Ideal Standard, e rifarei tutti gli atti esattamente come 17 anni fa. Che l’ipotesi di ‘concussione’ che mi riguarda è relativa ad oneri di urbanizzazione richiesti a vantaggio del Comune, e calcolati dall’ufficio tecnico”.

“Per il resto – conclude De Luca – è sempre più evidente che questa campagna di aggressione vuole essere un vile ed irresponsabile attacco a Renzi; e che la politica politicante, in modo trasversale, è terrorizzata dalla paura che De Luca possa governare la Campania, e fare piazza pulita. Perderanno comunque”.

Sono 13 i campani considerati candidati impresentabili alle Regionali, oltre ai 4 pugliesi individuati dalla commissione Antimafia. Ecco i nomi: il candidato presidente del Pd Vincenzo De Luca, Antonio Ambrosio di Forza Italia, Luciano Passariello di Fratelli d’Italia, Sergio Nappi di Caldoro presidente, Fernando Errico di Ncd, Alessandrina Lonardi di Forza Italia, Francesco Plaitano di Popolari per l’Italia, Antonio Scalzone e Raffaele Viscardi entrambi di Popolari per l’Italia.

Poi: Domenico Elefante di Centro democratico-Scelta civica, Biagio Iacolare dell’Udc, Carmela Grimaldi della lista Campania in rete e Alberico Gambino della lista Meloni Fdi.

Dopo la rivelazione dei nomi si è scatenata una bufera politica sulla presidente Bindi, con le accuse di Orfini (“Bindi rivuole i processi nelle piazze”) e l’affondo del deputato Carbone che ha parlato di un uso strumentale per “piegare la Commissione Antimafia a vendette interne di corrente partitica“. Pronta la reazione della Bindi che ha fatto sapere di “non abbassarsi a rispondere” alle accuse di Carbone, ribadendo che “ci rendiamo perfettamente conto che c’è una componente politica che non entra nelle commissioni giudiziarie ma che va ugualmente combattuta”.

“Il nostro è stato un lavoro lungo e scrupoloso: noi sappiamo perfettamente che alcuni sono stati messi in lista perché portano voti anche se non sono a posto. Ho fiducia che poi i cittadini sceglieranno, noi li abbiamo informati”. Così Rosy Bindi, presidente della commissione bicamerale Antimafia, in merito alla lista degli ‘impresentabili’ candidati alle elezioni regionali.

A Renzi che parlava di operazione autoreferenziale Bindi ha risposto: “Io non ho mai usato questa parola e nemmeno adesso. Noi saremmo inadempienti se non facessimo questo lavoro”.

Lista non dichiara ineleggibilità. “Questo codice non ha il potere di far ritirare nessuna dalla competizione. Non si dichiara nè l’incandidabilità, nè l’ineleggibilità di nessuno”. Così ha sottolineato Rosy Bindi, presidente della commissione bicamerale Antimafia, in merito alla lista degli ‘impresentabili’ candidati alle elezioni regionali.

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