Roma, 14 mag. (LaPresse) – Il blocco degli scrutini annunciato dagli insegnanti contro il disegno di legge di riforma della scuola è “illegittimo”. A dirlo è Roberto Alesse, presidente dell’Autorità di garanzia per gli scioperi, che nel giorno in cui l’Aula della Camera apre la discussione generale sul provvedimento, insiste sulla “necessità” di trovare “un punto di convergenza per evitare che le proteste assumano forme eclatanti, con azioni illegittime che danneggerebbero soprattutto gli studenti e le loro famiglie”. Al momento, comunque, puntualizza il garante “non c’è alcuna comunicazione ufficiale di uno sciopero finalizzato a bloccare gli scrutini, ma, anzi, assisto ad incoraggianti segnali di disponibilità e di dialogo sia da parte del Governo, che da parte dei Sindacati più responsabili. Questo è il tempo della responsabilità”.
L’invito di Alesse è per la concertazione, “la via maestra – dice -per evitare strappi che lacererebbero il tessuto sociale del Paese”. “Spero davvero che il ricorso allo strumento della precettazione – conclude il garante – resti solo un’opzione teorica, perché, in caso di blocco degli scrutini, sarebbe la via obbligata e doverosa per evitare la paralisi dei cicli conclusivi dei percorsi scolastici”.
Nella serata di ieri il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in un lungo videomessaggio postato sul sito di Palazzo Chigi, ha spiegato di essere “contento” che la scuola “sia tornata al centro del dibattito politico”, ma ha ricordato che “minacciare il blocco degli scrutini” significa “non fare un servizio alla scuola”. “Certo – ha aggiunto – non apprezzo” del dibattito “alcuni toni, alcune polemiche, i boicottaggi di chi non vuole far partecipare i ragazzi all’Invalsi. Probabilmente abbiamo sbagliato anche noi del governo alcuni messaggi di comunicazione”.
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