Roma, 13 mag. (LaPresse) – Un video per spiegare direttamente a studenti e docenti la riforma, una lettera ai docenti, un incontro col segretario dei Giovani democratici Andrea Baldini per lanciare una serie di iniziative dell’organizzazione giovanile del Pd sul territorio. E’ l’offensiva lanciata dal premier Matteo Renzi sulla riforma della scuola. Non ci sta il presidente del Consiglio al no dei sindacati. Sono stati ricevuti una prima volta nella sede del Pd la settimana scorsa. Poi una seconda volta ieri a palazzo Chigi. Ma chiedono un passo indietro sui poteri del preside e su questo, ha chiarito la ministra dell’Istruzione Stefania Giannini, “non c’è la volontà di fare un passo indietro”.

E così scatta una operazione in pieno stile Renzi: comunicazione diretta con i cittadini, superando media e organizzazioni. In primo luogo ha rintuzzato i giornali, che davano l’esecutivo sulla via della fiducia sul provvedimento. Non è vero, ha fatto trapelare da palazzo Chigi. Poi ha registrato un video nella biblioteca Chigiana, al quarto piano del palazzo del Governo, accanto a una lavagna. “Sono contento – ha detto – che finalmente la scuola sia il centro del dibattito”. Per poi snocciolare i vantaggi che la riforma porterà alla scuola italiana. E ha annunciato una lettera destinata ai direttamente ai docenti. Poi ha coinvolto i Giovani democratici per intercettare anche i ragazzi.

Ma anche il lato istituzionale non è andato trascurato. Il premier ha passato un’ora al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E naturalmente il tema non può che essere stato il piatto forte dell’incontro. Infine una intervista al Tg5 delle venti, per rivolgersi direttamente agli italiani all’ora di cena.

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