Roma, 3 apr. (LaPresse) – “Leggo ora che il presidente Berlusconi intima a chi è andato via ‘a stare almeno zitto’, sottolineando addirittura che dovrebbe ‘fare i conti con la propria coscienza’. Ebbene sono costretto a rompere il silenzio che mi ero imposto, prendendo atto che al contrario il residente Berlusconi non ha evidentemente alcuna intenzione di custodire almeno un lungo rapporto di collaborazione e di amicizia”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Bondi.

“La senatrice Manuela Repetti ed io – aggiunge Bondi – abbiamo subito in questi giorni degli attacchi personali, quasi un linciaggio, che hanno confermato la miseria morale e politica di Forza Italia e la giustezza della nostra decisione. Noi non staremo in silenzio perché siamo persone che possono sbagliare ma intendiamo restare persone libere e autonome”.

“Cosi’ come risponderemo proprio solo alla nostra coscienza, in tutti i sensi, perche’ chi si ispira come Berlusconi ai valori del liberalismo, non sempre con coerenza, dovrebbe almeno ricordare che proprio questa liberta’ di coscienza dei parlamentari viene garantita dall’autoritarismo dei partiti senza regole e senza democrazia”, conclude Bondi.

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