Roma, 1 apr. (LaPresse) – L’Aula del Senato ha approvato il disegno di legge anticorruzione con 165 sì. Il via libera è arrivato dopo 747 giorni da quando l’allora senatore Pietro Grasso presentò la proposta a Palazzo Madama. I no sono stati 74 e gli astenuti 13. Il testo ora passa all’esame della Camera. Tra gli articoli del provvedimento approvati, anche le norme che prevedono la reintroduzione del reato di falso in bilancio per le società non quotate e l’inasprimento delle pene per quel che riguarda le società quotate. Proprio su questi punti – cuore del provvedimento – la maggioranza ha vacillato in aula. L’articolo 8 del disegno di legge – che prevede l’introduzione della pena “della reclusione da uno a cinque anni” per coloro che commettono il reato di falso in bilancio nelle società non quotate – è passato infatti con 124 voti favorevoli, 74 no e 43 astensioni (che a palazzo Madama valgono come voto contrario). A fronte di una soglia di maggioranza fissata a quota 120, a Forza Italia – contraria al provvedimento – sarebbero bastati soltanto cinque voti per battere il governo.

RENZI SU TWITTER: LA VOLTA BUONA – Il premier Matteo Renzi ha subito commentato su Twitter: “Approvata legge anticorruzione stretta sui reati di mafia, falso in bilancio, aumentano pene per corruzione PA #lavoltabuona”.

ORLANDO: ABBIAMO RISCHIATO E ABBIAMO VINTO – “Noi abbiamo rischiato e abbiamo vinto. Questa è prova del fatto che molti di quelli che dicevano che noi facevamo finta, si sbagliavano. Sapevamo di correre dei rischi ma abbiamo preferito correrli piuttosto che si dicesse che non abbiamo fatto abbastanza contro i fenomeni corruttivi”. Con queste parole il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha commentato l’approvazione in Senato del disegno di legge anticorruzione.

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