Roma, 23 gen. (LaPresse) – “E’ improbabile” che Forza Italia possa sostituire la sinistra Pd, nel caso in cui la spaccatura interna alla maggioranza si allargasse dalla legge elettorale al sostegno al governo. A dirlo è Paolo Romani, presidente del gruppo Fi in Senato, in un’intervista al ‘Corriere’. “Improbabile e impossibile – sottolinea – perché questo governo ha dimostrato di non essere capace di svolgere il compito al quale era chiamato: agganciare la ripresa, ridare slancio al Paese, combattere la recessione”. “Siamo fermamente all’opposizione e non andremo in soccorso della maggioranza – continua -. Poi è ancora tutto da capire lo sviluppo degli eventi che ci attendono. È vero che sulle riforme nel Pd c’è stata una profonda divisione, e non ci dispiace affatto che la sinistra si sia chiamata fuori da un grande processo riformatore, dimostrando come ad oggi la maggioranza si sia sfaldata”. Bisogna però attendere, secondo Romani, “il passaggio cruciale dell’elezione del capo dello Stato per verificare se i 140 della minoranza Pd si differenzieranno dal resto del partito con effetti pesanti sul governo, se la spaccatura si ridimensionerà o se addirittura rientrerà”.

Renzi non potrà dire no a un presidente condiviso, “perché – spiega Romani – nei fatti, con la riforma del Senato e con la nuova legge elettorale, l’esecutivo acquista nuovi e più incisivi poteri, cambia il sistema istituzionale e tanto più è necessario un presidente che sia di garanzia per tutti e non rappresenti solo una parte. Il nostro sì alle riforme suggella anche il patto su un metodo e un nome condiviso”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata