Milano, 16 gen. (LaPresse) – “Noi non abbiamo fatto questa scelta in questo momento”. Così Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, a margine di un evento Federmeccanica a Milano, in merito a una eventuale estensione del Jobs Act ai lavoratori pubblici. “Abbiamo ritenuto che si dovesse partire dalla scelta dei nuovi contratti e dei nuovi assunti, anche perché c’era oggettivamente un problema di tipo sociale”, spiega Poletti. All’origine di questa decisione, puntualizza il ministro del Lavoro c’è il fatto che “con gli incentivi che stanno nella legge di Stabilità, pensiamo che ci sia anche una migrazione di posti di lavoro: per esempio dai contratti più precari a questa tipologia”.
“Nel tempo vedremo cosa succede, bisogna avere un pochino di pazienza per capire l’effetto concreto” ha proseguito. “E sarà il tempo – aggiunge – a dirci se dobbiamo tornare su questa scelta”. Ora spiega Poletti “abbiamo un lavoro importante da fare, ed è quello di completare la traduzione in decreti della legge delega”, e indica i tempi: “Di prassi entro massimi 30 giorni la commissione li approva, poi nel primo Consigli odei ministri li approveremo, quindi faremo il più rapidamente possibile”:
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