Roma, 4 gen. (LaPresse) – “Finché faccio il premier seguo le regole, quando smetterò tornerò alla mia bicicletta. Per ora occupiamoci di cose serie”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al Tg5 tornando sulla questione – sollevata dal Movimento 5 Stelle – dell’aereo presidenziale utilizzato per andare in vacanza con la famiglia. Nella serata di ieri Palazzo Chigi aveva precisato che Renzi per raggiungere Aosta aveva utilizzato un Falcon 900, “nel pieno rispetto della normativa e dei protocolli di sicurezza che regolano questo tipo di spostamenti. Ciò riguarda anche la famiglia del premier quando si muove con lui, sottoposta agli stessi obblighi di sicurezza e a norma di legge”.

LA REPLICA DI RENZI AL M5S. Matteo Renzi affida alla tempestività di un tweet la replica alle critiche del M5S che lo accusa di aver utilizzato un volo di Stato per raggiungere, insieme alla famiglia, la Valle d’Aosta per una breve vacanza invernale. “Gli spostamenti aerei, dormire in caserma, avere la scorta, abitare a Chigi non sono scelte ma frutto di protocolli di sicurezza #regole“, ha twittato il premier. Poco dopo, fonti di Palazzo Chigi hanno messo i puntini sulle ‘i’. “Il presidente del Consiglio – hanno precisato – non ha raggiunto Aosta con il volo di Stato con cui si é recato a Tirana, in visita ufficiale in Albania (regolarmente atterrato a Roma), ma con un Falcon 900, nel pieno rispetto della normativa e dei protocolli di sicurezza che regolano questo tipo di spostamenti. Ciò riguarda anche la famiglia del premier quando si muove con lui, sottoposta agli stessi obblighi di sicurezza e a norma di legge”. “Il fatto che il presidente del Consiglio sia sottoposto a una serie di misure di sicurezza che lo riguardano – ha ribadito Chigi – non é una scelta, ma il rispetto delle norme che regolano il suo ruolo e il suo incarico, in linea con quanto avviene per i capi di governo in tutto il mondo”.

La nota risponde punto per punto alle accuse scritte su facebook da Carlo Sibilia – e titolate non senza ironia ‘Vacanze renziane’ -. “Per quanto riguarda l’alloggio in caserma, si sottolinea in caserma, e non in un resort esclusivo a cinque stelle – precisano da palazzo Chigi – il presidente del Consiglio ha regolarmente pagato il dovuto per sé e per i suoi familiari, secondo le tariffe previste all’interno delle strutture militari. L’attrezzatura da sci per il periodo di breve vacanza é stata noleggiata e pagata da Renzi a un privato per la somma di 450 euro per tutta la famiglia. Lo skipass, sempre per tutta la famiglia, é costato 485 euro al giorno complessivi, ed é stato pagato da Renzi, così come le spese per mangiare nei rifugi”.

Ma non è bastata la precisazione del premier né la nota di Palazzo Chigi per placare gli animi. Il deputato del M5S Roberto Fico ha bollato sui social network come “un pochino esagerato e totalmente fuori luogo” raggiungere insieme a tutta la famiglia le località sciistiche con un Falcon 900 pagato dagli italiani. Il capogruppo alla Camera del M5S, Luigi Di Maio, ci è andato invece giù pesante. “Ho capito bene? – ha scritto su facebook – Nel 2015 muoiono ancora persone di freddo in tutta Italia e il Presidente del Consiglio spaccia per ‘protocollo di sicurezza’ un aereo Falcon da 9000 euro all’ora per andare a sciare a Courmayeur? Lui le chiama regole, noi privilegi. Così si alimenta il menefreghismo di Stato”.

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