Roma, 31 dic. (LaPresse) – Alle 20.30 il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, parlerà agli italiani per la seconda e ultima volta del suo secondo settennato. Il discorso di fine anno del presidente, trasmesso a reti unificate, infatti, sarà sicuramente di commiato vista “l’immimente” fine del suo mandato, come del resto ha ripetuto più volte negli ultimi incontri ufficiali. L’incognita, che tiene alta l’attesa, è se il capo dello Stato, proprio rivolgendosi agli italiani, questa sera darà un data ufficiale per l’uscita di scena dal Colle. Napolitano ha lavorato in questi giorni intensamente e da solo al suo discorso, chiuso nel suo studio, e ieri lo avrebbe provato più volte, davanti ai suoi più stretti collaboratori.
Come lo scorso anno il presidente avrebbe scelto come location la stanza alla Palazzina, dove ci sono il suo tavolo di lavoro e il suo computer. Una scelta dettata dalla volontà di essere più vicino al suo popolo, più colloquiale. Non sarà però un discorso incentrato solo sul bilancio del suo novennato. Napolitano parlerà di riforme, di corruzione, di antipolitica e di disoccupazione, non mancando nello stesso tempo di incitare gli italiani ad avere fiducia e invitando la politica e i partiti a sostenere il governo di Matteo Renzi. La novità rispetto agli altri anni è che presidente aspetterà il 2015 con tutta la sua famiglia al Quirinale e non partirà per Napoli per trascorrere qualche giorno a Villa Rosebery. Nei prossimi giorni infatti il capo dello Stato ha fissato una serie di incontri prima del suo congedo ufficiale.
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