Roma, 26 dic. (LaPresse) – “In sede di legge sulla Stabilità dove sono state certamente fatte delle sforbiciate sia alla spesa sia alle tasse, ma insufficienti rispetto alle esigenze di fondo. D’altra parte Forza Italia avanza proposte solo propagandistiche: dire 3 volte tagliamo le tasse e una volta aumentiamo le pensioni senza dire quali spese tagliare, significa fare solo propaganda. In effetti avere allontanato Cottarelli è stato comunque un errore. Lo si è visto nella eccessiva timidezza nel taglio alle partecipate, ma lì si concentra un pezzo del sistema reale di potere del Pd. Ma se Renzi è timido rispetto a tutto ciò, rischia di risultare un rottamatore-innovatore in materia di organigrammi e morodoroteo di nuova generazione sul terreno dei contenuti”. Così in una nota Fabrizio Cicchitto (Ncd).
“Ribadiamo il nostro giudizio – afferma – e cioè che sul Jobs act si è andati molto avanti sul terreno dei licenziamenti collettivi e si è fatto un compromesso sui licenziamenti individuali che ci ripromettiamo di migliorare in sede di confronto parlamentare. Siccome malgrado tutto la politica rimane al fondo una cosa seria, non ci sarebbero state queste durissime reazioni della Cgil e della Uil, che confermano di essere diventate un grumo conservatore, se la riforma non fosse reale. Ciò detto, però, visto anche quello che sta accadendo nell’economia americana in seguito a una politica economica di segno assai diverso da quella europea, è indispensabile avere la consapevolezza che acquisiremo forza e credibilità per aprire una vertenza in Europa se non facciamo compromessi in materia di riforma di lavoro e non siamo timidi in materia di tagli alla spesa pubblica e di riduzione della pressione fiscale”.
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