Roma, 5 dic. (LaPresse) – “Lettera improbabile e masochistica quella del ministro dell’Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, al ‘Corriere della Sera’. Rivendica il ruolo decisivo dell’Italia nella definizione del piano degli investimenti Juncker, dando per buono un progetto che, oltre ad essere ancora tutto sulla carta, lungi dall’essere realizzato, se verrà realizzato, è una scatola vuota”. Lo afferma in una nota Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.

“Un imbroglio – aggiunge – se consideriamo che dei fantomatici 315 miliardi solo 21 sono ‘veri’, mentre il resto è tutta leva finanziaria. Di quei 21 miliardi, poi, solo 5 miliardi vengono dalla Banca europea degli investimenti (Bei), mentre i restanti 16 altro non sono che una riallocazione di risorse già presenti nelle casse di Bruxelles, quindi non nuove, per esempio tolte al programma della ricerca”.

“Non è questa la strada per salvare l’Europa dopo 7 anni di crisi – ribadisce Brunetta – Per uscirne serve un New deal europeo. Vero. Da articolare su 3 linee direttrici, da perseguire simultaneamente: 1) la politica monetaria espansiva della Bce; 2) un piano di investimenti pari almeno al triplo di quello di Juncker: mille miliardi di risorse fresche; 3) le riforme strutturali sincronizzate in tutti gli Stati dell’Unione”.

Secondo il deputato degli azzurri Brunetta questo è “l’unico modo che consente ai paesi dell’eurozona di tornare a crescere. Mario Draghi da solo non ce la fa, anzi rischia di farsi del male. E lo stiamo vedendo proprio in questi giorni sui mercati finanziari. Questo, ministro Padoan, e non chiacchiere, dovrebbe fare il governo italiano, se davvero avesse un ruolo decisivo in Europa”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata