Roma, 29 nov. (LaPresse) – “Ciascuno di voi è un imprenditore, un artigiano, un lavoratore. Sa perfettamente che partire la mattina con il grido ‘tanto non ce la faremo mai’ non è soltanto frustrante, rende impossibile l’impresa. Chi la mattina si alza e prova a fare il suo mestiere, e lo fa mettendosi in gioco, è un eroe dei tempi nostri, è un eroe della quotidianità, ed è a queste persone che io rivolgo il mio saluto e anche l’appello: dateci una mano a cambiare l’Italia”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi in un videomessaggio inviato all’assemblea della Cna in corso a Mirandola (Modena).

Non bisogna “negare i problemi”, ha continuato, ma “quelli che dicono ‘dobbiamo nascondere la polvere sotto il tappeto’ sbagliano. Però sbaglia anche, sbaglia profondamente, sbaglia tanto, chi punta sulla rassegnazione, sul pessimismo, chi dice ‘tanto non ce la faremo mai'”.

“A tutti e a ciascuno – ha proseguito – l’augurio da Palazzo Chigi di buon lavoro, siamo a lavorare anche noi, meno male, potrete dire, era l’ora, dirà qualcun altro. In ogni caso quello che caratterizza noi e voi e quello che è molto semplice, è l’idea che questa volta ce la facciamo e non è un problema di gufi o di pessimismo, è un problema perché l’Italia oggi è divisa tra chi pensa che di fronte ad un problema si debba urlare più forte e alimentare il problema per creare ancora più tensioni e chi invece, rimboccandosi le maniche, facendo il proprio pezzo di strada questo Paese lo rimette in gioco”.

“Quelli siamo noi, quelli siete voi, quella – ha concluso – è l’Italia che porterà il Paese fuori dalle sabbie mobili dal pantano”.

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