Roma, 23 nov. (LaPresse) – Crollo d’affluenza alle urne in Emilia Romagna e Calabria. I votanti sono stati il 40%: praticamente 6 elettori su 10 non si sono presentati a votare per i presidenti di Regione (alle precedenti elezioni nelle due Regioni aveva votato il 64,9% degli aventi diritto). Dato shock in Emilia Romagna dove hanno espresso la loro preferenza appena il 37,67% degli elettori. Un collasso rispetto alle regionali del 2010 quando alle urne si presentò il 68,06% degli aventi diritto. Va un po’ meglio in Calabria, dove i votanti sono stati il 44,10% (mentre nel 2005 la percentuale era stata del 64,4%).
Per entrambe le Regioni si profila una vittoria netta del Centrosinistra. Il primo a commentare è stato il premier, Matteo Renzi. “Male affluenza, bene risultati: 2-0 netto. 4 regioni su 4 strappate alla destra in 9 mesi. Lega asfalta Forza Italia e Grillo. Pd sopra il 40%”, ha scritto il presidente del Consiglio su Twitter.
Dai primi risultati emerge anche un successo per la Lega in Emilia. Quando il numero di sezioni scrutinate sfiora il 10% (449 su 4.512), Stefano Bonaccini del Pd è al 46.93%, mentre Alan Fabbri della Lega Nord si attesta sul 33.44%. Staccata Giulia Gibertoni, grillina, col 12.98%.
Le operazioni di spoglio vanno a rilento in Calabria ma si profila una vittorIa più netta per il centrosinistra rispetto al risultato nella ‘rossa’ Emilia. Con 34 sezioni scrutinate su 2409, Mario Oliverio (Pd) è in vantaggio con 3231 voti, il 60,14%; secondo posto per Wanda Ferro di Forza Italia al 26,30% con 1413 preferenze e terzo Nico D’Ascola per il Nuovo centro destra con l’ 8,04% e 432 voti. Invece lontani dalla soglia di sbarramento Cono Cantelmi del Movimento 5 Stelle intorno al 3% e Domenico Gattuso per L’altra Calabria che si ferma all’1% circa.
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