Bari, 21 nov. (LaPresse) – “La sentenza sul processo Eternit è qualcosa di veramente scandaloso e vergognoso che rischia purtroppo di avere ripercussioni anche in altri processi per disastro ambientale”. Lo ha detto il leader dei Verdi Angelo Bonelli, questa mattina, di fronte all’ingresso della caserma dei vigili del fuoco di Taranto che sta ospitando l’udienza preliminare del processo ‘Ambiente svenduto’ a carico dei vertici dell’Ilva, politici, amministratori e funzionari di enti e ministeri accusati per il disastro ambientale che sarebbe stato provocato dallo stabilimento siderurgico più grande d’Europa. “Non si possono prescrivere dei morti – ha aggiunto – e questo Stato che non garantisce giustizia non è uno stato di diritto. Come Verdi, come movimento, vogliamo lanciare un grande allarme: il parlamento rischia di approvare una norma, quella sul disastro ambientale, che se fosse approvata così farebbe saltare ed ammazzerebbe tutti i processi per disastri ambientali in Italia. Significa che il disastro ambientale potrà essere contestato solo se verrà dimostrata l’irreversibilità del danno all’ecosistema. E’ un grande favore agli inquinatori che potranno così paralizzare i processi perizia dopo perizia. Chiediamo al parlamento in nome del popolo inquinato, in nome di quelle famiglie che oggi subiscono l’inquinamento, di fermare questa vergogna e di garantire giustizia agli italiani”.
Alle 10,30, insieme a Bonelli e ad Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink, che ha presentato la documentazione per costituirsi parte civile nel processo Ilva, i cittadini e le vittime dell’inquinamento di Taranto hanno manifestato con un minuto di silenzio, esibendo copie della Costituzione e con fasce nere a simbolo di lutto al braccio, la solidarietà con le vittime dell’Eternit di Casal Monferrato.
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