Genova, 17 nov. (LaPresse) – “Non voglio fare polemiche, preferisco contribuire a una riflessione seria. Mi prendo le critiche di Renzi, ho la pelle dura. Ma rilancio: se il problema è la politica del territorio fatta dalla Regioni, perché il governo non elabora subito una legge urbanistica nazionale? Che valga per tutti, che fissi dei principi inderogabili. Conservazione del territorio, riqualificazione degli immobili”. Così il governatore della Liguria Claudio Burlando, in un’intervista a ‘Repubblica’.

“Abbiamo fatto un prima stima dei danni, si arriva quasi ad un miliardo di euro. Ci sono duetremila imprese sul lastrico. Famiglie disperate, paesi franati. Serve un aiuto pubblico. Renzi parla di ripresa, ma a questa gente bisogna darla, l’opportunità di riprendersi. Altrimenti sono solo parole”, sottolinea Burlando.

“Il vero problema – spiega Burlando – in questi vent’anni sono stati i condoni: e quelli li hanno fatti i governi, sbugiardando i sindaci. Tra condoni e piani casa, da Roma sono venute solo spinte alla deregulation. Dopo questo ennesimo disastro naturale, Renzi potrebbe finanziare la messa in sicurezza ma assicurarsi anche che si ricominci da zero. Secondo regole chiare, scritte con la collaborazione delle Regioni e dell’Anci. Per rimettere a posto, e impedire che si facciano danni futuri. Io ci sto”.

“L’altro giorno incontro la Puppato che mi dice: “Bisogna naturalizzare”. Ma le nostre città sono figlie della ricostruzione post-bellica, del boom economico. Sarebbe bello liberare dal cemento la foce del torrente Bisagno. Però siamo a Genova, non in Cina: non posso deportare diecimila abitanti. Ma posso fare uno scolmatore per deviare le acque. E mi hanno promesso che i soldi stanno arrivando”, conclude Burlando.

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