Roma, 15 nov. (LaPresse) – “Il G20 sta andando bene, soprattutto nelle relazioni tra i leader. Tutti hanno evidenziato con forza che l’austerity non è la risposta e che bisogna investire sulla crescita e in modo diverso rispetto al futuro”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi ai microfoni di RaiNews da Brisbane, Australia, dove si trova per il G20. “Tutti i Paesi leader del mondo – ha aggiunto – stanno insistendo sulla necessità di un cambio di passo e in Italia dobbiamo fare la nostra parte. Una volta fatte le riforme, sarà più semplice cercare di cambiare la politica economica dell’Europa” affinché “sia più orientata sulla crescita. Il rigore va rispettato, ma senza crescita non c’è stabilità”. Nella nottata italiana il premier aveva twittato lo stesso pensiero: #G20Brisbane – aveva scritto – i grandi paesi del mondo condividono idea di fondo: austerità non basta, servono investimenti e riforme…”.

Riforme quelle impostate dal suo governo, dice, “che impressionano” i “colleghi” degli altri Paesi. Merito, spiega Renzi, non solo del “cambio di governo”, ma anche e soprattutto del “cambio di passo”. E i primi risultati, assicura, ci sono già. A partire dall’inizio della “attrazione” per gli “investimenti stranieri” in Italia “è iniziata”. “C’è un fiorire di investimenti di vario genere”, ha aggiunto, portando come esempi “le realtà americane che investono sull’innovazione e l’ingegneria”, quelle cinesi “nelle reti”, fino a quella “per cui è arrivato il via libera della Commissione Ue”, cioé di “Alitalia acquistata da Etihad, quindi dagli Emirati”.

Il presidente del Consiglio, prima dell’inizio dei lavori del G20, ha incontrato – per colloqui bilaterali – il primo ministro del Commonwealth dell’Australia e il premier russo Vladimir Putin. Scambio di opinioni anche con il presidente americano Barack Obama.

Aprendo il summit del G20 a Brisbane, il primo ministro australiano Tony Abbott ha chiesto ai leader mondiali di chiamarsi per nome, per mostrare “calore umano” e “parlare con il cuore, non con le note” scritte. Il premier ha quindi sottolineato che il mondo spera che i leader del G20 riescano a dimostrare la propria capacità di far riprendere l’economia e creare più posti di lavoro. “Questa è la nostra sfida, lasciare il summit del G20 in 48 ore e instillare più fiducia nei popoli del mondo”, ha spiegato, aggiungendo: “Potremo non essere sempre d’accordo, ma spero che possiamo almeno essere aperti l’uno con l’altro in questo periodo”.

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