Roma, 12 nov. (LaPresse) – “Non credo che questo (il ritiro delle modifiche all’Italicum non concordate con Berlusconi, ndr) sia possibile, mentre credo possibile un confronto nel merito in commissione Affari costituzionale del Senato, a condizione, però, di non perdere tempo”. Lo riferisce in un’intervista a La Stampa il ministro dell’Interno Angelino Alfano, commentando l’iter della nuova legge elettorale. In merito all’accordo con Fi sullo sbarramento al 3%, fortemente voluto da Ncd, Alfano precisa: “Noi volevamo innanzitutto le preferenze e le abbiamo ottenute: è un grande risultato che restituisce ai cittadini finalmente la possibilità di mandare a Roma il deputato preferito”.
Poi aggiunge: “Speriamo che la legge elettorale con il premio di maggioranza alla lista faccia scoccare la scintilla della riunificazione del centrodestra. Confidiamo che il centrodestra, e in particolare Fi, con lungimiranza e visione, accantonando ogni rancore, possa superare la frammentazione e andare avanti. Se Berlusconi non utilizzerà il Patto del Nazareno e le soglie di sbarramento come strumento contundente contro i potenziali alleati, ma avrà saggezza, noi siamo pronti a ricostruire la prospettiva del centrodestra”.
Su quali forze politiche includere in questo nuovo centro destra, il ministro Alfano non ha dubbi: “Esiste una destra radicale ed estrema che vuole portare l’Italia fuori dall’euro e dall’Europa, alzando le frontiere che c’erano prima di Schengen, per tornare a una liretta da svalutare. Questa destra è la Lega. Poi c’é un’area che si riconosce nel Ppe e crede nel centrodestra riformatore e moderno rappresentato da Ncd, che ha una comune origine con FI prima della rottura dello scorso anno. Si tratta di due-tre tronconi che dovrebbero aggregarsi per creare un’alternativa a Renzi. Se è impossibile unirsi con chi ci vuole far uscire dall’euro e dall’Europa sarebbe invece possibile cominciare a discutere di come potrebbe organizzarsi, per un’alternativa a Renzi, il centrodestra che aderisce al Ppe”.
E torna sulla soglia di sbarramento al 3%, che, assicura, non passerà al 4%: “Il 3% è il punto di equilibrio giusto tra governabilità e maggioranza. Mi auguro che da parte Forza Italia non ci siano posizioni negative su questi punti, perché immaginare di costruire il centrodestra non per convinzione, ma per costrizione delle soglie, sarebbe un errore clamoroso. Significherebbe non capire come sono andate le cose nel passato. E questo lo dico ricordando che appena pochi mesi fa, alle Europee, noi dell’Ncd abbiamo superato lo sbarramento del 4%”. E sul perché Berlusconi dovrebbe accettare il premio di maggioranza alla lista, sapendo che vincerà Renzi, il ministro conclude: “Di fronte a un partito del 40% l’alternativa è l’aggregazione del fronte moderato”.
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