Roma, 8 nov. (LaPresse) – ‘La Padania’, la testata politica della Lega Nord, non sarà più in edicola dal 1° dicembre e il sito online non sarà più attivo, tutti i dipendenti inoltre verranno messi in cassa integrazione. Lo si apprende dal sito del quotidiano. “In data odierna (7 novembre, ndr), a seguito di un incontro con il segretario federale Matteo Salvini e con il presidente del Cda dell’Editoriale Nord Ludovico Gilberti – si legge nell’articolo a firma della redazione – è stato comunicato al Comitato di redazione del giornale l’avvio della cassa integrazione per tutti i dipendenti dell’Editoriale Nord a partire dal prossimo primo dicembre. Conseguentemente, da quella data il quotidiano non sarà più in edicola e il sito www.lapadania.net non sarà più attivo”.
“L’attuale situazione – prosegue la nota – è il risultato del drastico taglio del fondo per l’editoria operato dal governo Renzi: in tal modo si infligge un durissimo colpo al pluralismo e alla libertà dell’informazione garantiti dai principi costituzionali”. Ma non tutte le colpe ricadono sull’esecutivo, la redazione riserva una stoccata anche al Carroccio. “Non si può però attribuire l’esclusiva responsabilità a Roma – si legge sul sito de ‘La Padania’ -. Anche in via Bellerio è stata fatta una scelta politico-editoriale che ha condotto alla cancellazione di una testata che da quasi 18 anni ha rappresentato l’unica voce delle battaglie del Movimento e che ad oggi è l’ultimo quotidiano di partito sopravvissuto in edicola”.
“La Lega infatti – conclude la redazione de ‘La Padania’ – nonostante le prospettive di crescita dei consensi politico-elettorali che tutti i sondaggi le riconoscono, ha deciso di non rinnovare il proprio contributo al bilancio dell’Editoriale Nord”.
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