Roma, 27 ott. (LaPresse) – “La cosa veramente surreale è che il segretario generale della Cgil dica che nell’incontro col governo si debba trattare”, “il sindacato non fa trattative col governo”. Così il premier Matteo Renzi intervenendo a ‘Otto e mezzo’ su La7. “Il governo deve parlare e ascoltare il sindacato in ogni momento”, ha aggiunto Renzi, “ma è tornato il momento che ognuno faccia il suo mestiere”, il sindacato tratti con le imprese. “Nessuno può pensare di trattare sulla Legge di stabilità”, la Legge di stabilità, ha detto, “si affronta in Parlamento”. Attacco anche ai piccoli partiti: è finito il potere di veto; il modello politico a cui guarda il segretario del Pd è con due partiti, e con l’abolizione del finanziamento pubblico.

A proposito dell’Europa, invece, Renzi ha detto che a Bruxelles trova “talvolta un atteggiamento pregiudiziale contro l’Italia”, e ad averlo sono soprattutto “i funzionari e i tecnici”. Renzi ha aggiunto che in Europa l’Italia viene spesso vista com lo “studente bravo ma svogliato”. “Io”, ha proseguito, “difendo l’orgoglio dell’Italia”. “Io ho dalla mia parte 11 milioni 200mila italiani che hanno votato alle scorse elezioni”, il Pd “ha preso più voti di Merkel, della Cdu”.

Il premier,tornando alle questioni interne, ha poi escluso l’ipotesi di elezioni anticipate, ha aperto, “Se ci sono le condizioni politiche”, a un superamento del nome di Violante per la Consulta, e ha detto che per il prossimo anno immagina “che ci sia una crescita dello 0,6”.

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