Bruxelles (Belgio), 24 ott. (LaPresse) – La crisi è più profonda di quello che si ritiene e l’austerità sta minando la ripresa. Sbaglierebbe l’Europa a sottovalutare la situazione in Europa. È questo, secondo quanto si apprende, il ragionamento fatto da Matteo Renzi ai Capi di Stato e di Governo nel corso del Consiglio europeo questa mattina a Bruxelles. L’Italia, avrebbe ribadito il premier, sa di essere rimasta indietro per sue responsabilità e farà il suo lavoro, ma l’intera Ue deve capire che il mondo sta crescendo davanti a noi e il ruolo dell’Europa è fondamentale.

Il Governo italiano, avrebbe sottolineato Renzi, sta facendo tutto ciò che l’Europa ha deciso di portare avanti non perché è la Commissione a chiederlo ma perché è la cosa giusta da fare per l’Italia. Il premier avrebbe poi fatto un piccolo resoconto ai leader sullo stato dell’arte delle riforme messe in campo: quella del mercato del lavoro che ha già superato l’esame di una Camera, quella della P.A. Che va nella direzione di aggredire la burocrazia, e poi tasse, giustizia e legge di stabilità. A causa delle riforme che sta il Governo perseguendo, ha sottolineato Renzi, deve affrontare milioni di persone che protestano, anche all’interno del Pd, il proprio partito. Occorre ripensare il nostro approccio e la nostra politica – è il ragionamento del premier – e non preoccuparsi di parametri relativi allo 0.1% ma di quali condizioni eccezionali ci troviamo ad affrontare e quali riforme strutturali condurre. Il presidente del Consiglio avrebbe poi richiamato la politica di investimenti messa in campo dagli Usa che a noi può non piacere ma che ha fatto svoltare la loro situazione economica.

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