Roma, 10 set. (LaPresse) – “Si tratta di 166mila docenti non facenti parte delle Gae, Graduatorie a esaurimento, composte viceversa da circa 148 insegnanti, molti dei quali non hanno gli stessi titoli dei primi”. Lo ha spiegato il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Gaetano Nastri, dopo aver ricevuto una delegazione di insegnanti precari delle scuole, esclusi dal futuro processo di stabilizzazione previsto dal piano ‘La Buona Scuola’. “E’ di tutta evidenza – ha continuato – che il processo di stabilizzazione del Governo Renzi non tiene conto della meritocrazia, perché questi 168mila insegnanti vantano corsi di aggiornamento e titoli spesso di gran lunga superiori a coloro che dovrebbero essere assunti. Insegnanti – ha spiegato – che hanno un’esperienza da 3 a 30 anni il cui destino potrebbe essere segnato senza l’indizione di un concorso per titoli. Renzi, dopo la stabilizzazione, vorrebbe fare un concorso aperto a tutti, e solo per 40mila posti, senza tener conto dell’esperienza maturata dagli esclusi Gae”.

Nastri, però, è deciso a continuare questa battaglia. Ha infatti dichiarato che “per avere chiarezza su questa iniquità”, nelle prossime ore “un’interrogazione al ministro Giannini chiedendo l’apertura di un confronto reale e non virtuale con questi precari”. “Duole comunque constatare – ha concluso il deputato – che il modus operandi di Renzi sia improntato alla prassi del divide et impera, mettendo gli uni contro gli altri in un periodo davvero drammatico per l’Italia che i lavoratori precari pagano più di tutti”.

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