Roma, 6 ago. (LaPresse) – Nessuna correzione all’impianto dell’Italicum ma la “disponibilità a convergere su modifiche il più possibile condivise anche dalle altre forze politiche”. Questo, secondo quanto viene riferito da fonti vicine a Silvio Berlusconi, la posizione espressa dall’ex Cavaliere nel corso dell’incontro di questa mattina a palazzo Chigi con il premier Matteo Renzi.

Un’apertura quindi del patto del Nazareno anche alle altre realtà in Parlamento, apertura che si concretizzerà a settembre in un nuovo incontro tra i due leader, avendo anche in tasca l’approvazione in prima lettura della Riforma costituzionale. Sul ddl Boschi, infatti, Berlusconi ha confermato a Renzi l’appoggio del partito, nel corso di un incontro lungo, quasi tre ore, definito “sereno e costruttivo soprattutto sul percorso delle riforme costituzionali che vanno avanti di buon passo”.

Sulla nuova legge elettorale quindi Fi è disponibile a riflettere sulle soglie di ingresso al momento definite nel testo licenziato alla Camera al 37%, e su quelle relative ai partiti che si presentano in coalizione e ai partiti che vanno alle urne da soli. Sulle preferenze invece Berlusconi ha ribadito la posizione del partito ormai nota a tutti, lasciando però intravedere uno spiraglio. Per centrare l’obiettivo di una convergenza il più possibile condivisa dagli altri partiti sull’Italicum, questo il ragionamento sul tavolo di palazzo Chigi questa mattina, ogni realtà dovrà essere disponibile a rinunciare a qualcosa.

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