Roma, 1 ago. (LaPresse) – La mattinata in Senato si surriscalda fin da subito dopo la bagarre di ieri e, mentre si stanno votando gli emendamenti al disegno di legge di riforma costituzionale, i gruppi parlamentari di Sel, Lega Nord e M5S lasciano l’aula, per poi rientrare solo in un secondo momento, sotto esplicito invito del presidente del Senato.
LEGA – “O si cambia registro – ha spiegato Sergio Divina della Lega – altrimenti, non è un Aventino, ma non possiamo più partecipare ai lavori”. Il capogruppo del Carroccio, Gian Marco Centinaio, ha poi aggiunto: “Anche oggi siamo partiti con il piede sbagliato. La gestione di Grasso è disastrosa. Non abbiamo più diritto di parola. Finché continuerà così la Lega non rientrerà in Aula. Se Grasso vuol proseguire a fare il super commissario allora smetta di presiedere l’aula”.
SEL – “Lasciamo i lavori perché non sono garantite le condizioni per un confronto democratico”. Dopo la Lega Nord, anche i senatori di Sel abbandonano l’aula del Senato, mentre si stanno votando gli emendamenti al disegno di legge di riforma costituzionale. Ad annunciarlo è stata la capogruppo, Loredana De Petris, aggiungendo: “Grasso mi ha tolto la parola come relatrice di minoranza, un fatto gravissimo inaccettabile”.
M5S – Anche i senatori del Movimento 5 Stelle hanno abbandonato l’aula del Senato, mentre si stanno esaminando gli emendamenti all’articolo 2 del disegno di legge che riforma il Senato e il Titolo V della Costituzione. Dopo l’abbandono di Sel e Lega Nord quindi nell’emiciclo è rimasta presente solo la maggioranza e Forza Italia.
GRASSO: HO TOLLERATO FIN TROPPO – Il presidente del Senato Pietro Grasso, aprendo la seduta dell’aula sul ddl Boschi ha annunciato un’istruttoria per i gravi fatti avvenuti ieri che hanno portato al ricovero in ospedale della senatrice di Ncd Laura Bianconi. La senatrice si è fratturata un gomito in seguito alla bagarre in aula, dove erano in corso le votazioni sugli emendamenti al ddl Boschi. Gli attriti sono nati dal rifiuto alla sospensione dei lavori. Gli assistenti del Senato, chiamati da Grasso a rimuovere i cartelli dei senatori leghisti, sono intervenuti e la senatrice si sarebbe trovata nel parapiglia. Un altro senatore avrebbe invece avuto uno svenimento.
“Verranno appurate – ha detto Grasso, leggendo le decisioni del consiglio di presidenza tenuto ieri sera – le responsabilità individuali di chi non ha permesso agli assisteni parlamentari di dare escuzione alle direttive del presidente e dei questori” di riportare la calma in Senato, facendo uscire dall’aula i parlamentari più violenti. Grasso ha quindi annunciato “l’irrogazione delle più gravi sanzioni” “secondo l’articolo 67 comma 3 del regolamento” nei confronti dei responsabili. Il presidente ha quindi sospeso la seduta, aperta alle 9.30. “Non consentirò più allusioni nè insulti sul presidente e alla conduzione della presidenza – ha detto poi riaprendo la seduta -. Al primo accenno, farò un richiamo all’ordine, cui ne seguiranno altri, dopo di che ci sarà l’eslpulsione dall’aula. Ho tollerato fin troppo”.
M5S E SEL RIENTRANO IN AULA, L’INVITO DI GRASSO – I senatori del Movimento 5 Stelle sono rientrati nell’aula del Senato dopo aver abbandonato i lavori sul ddl riforme per più di due ore. “Se rientriamo è perchè c’è di nuovo la possibilità di affrontare le questioni legittime sui nostri emendamenti presentati in maniera serena”, ha spiegato il capogruppo pentastellato al Senato, Vito Rosario Petrocelli. “L’invito – ha aggiunto Petrocelli – è quello di mantenere il rispetto del regolamento”. Il capogruppo del M5S a palazzo Madama ha spiegato che i senatori pentastellati sono pronti a lasciare nuovamente l’aula qualora “non ci sia il rispetto del regolamento”.
“Noi rientriamo” in aula “per poter esprimere la nostra posizione perchè ci viene ridata la voce”. Così la capogruppo di Sel al Senato, Loredana De Petris, nell’aula di palazzo Madama. “Noi abbiamo sempre detto che la proposta che viene dal testo alla nostra attenzione sul punto del Senato è una proposta che riteniamo non certamente una proposta lineare nè adeguata rispetto a quello che ci si era prefisso, cioè il superamento del bicameralismo perfetto”, ha aggiunto De Petris.
“Ho utilizzato la mia prima assenza dall’aula per venire incontro a quell’invito che da più parti è venuto, anche in questa aula, di cercare di invitare i senatori a rientrare in aula e vedo con piacere che hanno accolto questo invito”, ha affermato il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenendo nell’aula di palazzo Madama, dove si sta svolgendo l’esame degli emendamenti al ddl riforme. “Sono convinto che c’è il bisogno del contributo di tutti, di dare voce a tutti nei tempi consentiti”, ha aggiunto Grasso.
“La Lega non intende più partecipare ai lavori di fronte alle ipocrisie di questa maggioranza”, ha annunciato in aula al Senato, prima della sospensione dei lavori, Patrizia Bisinella della Lega Nord, spiegando: “Io resterò in Aula a presidio e per votare i nostri emendamenti all’articolo 2”.
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