Roma, 9 lug. (LaPresse) – “Si discute tanto di contrastare la violenza alle donne, soprattutto quando avvengono le tragedie. Ma l’indignazione si raffredda quando si tratta di aprire i cordoni della borsa, basti pensare alle risorse che il Governo vorrebbe assegnare per due anni ai centri antiviolenza: 3mila euro”. Lo afferma Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera. “Domani a Roma – aggiunge – è attesa l’ultima decisione nel corso della Conferenza Stato-Regioni. Fuori, a protestare, ci sarà una folta rappresentanza di centri antiviolenza e, in particolare, ci saranno le operatrici milanesi. Milano è stata in questi anni all’avanguardia nelle iniziative di sostegno alle vittime di aggressioni, violenze sessuali, stalking, maltrattamenti, costruendo un network avanzatissimo di luoghi e interventi di assistenza, ascolto, tutela, presa in carico anche dei familiari delle vittime”.

Durante l’amministrazione di centrodestra il Comune di Milano, sottolinea Gelmini, “aveva messo al centro le donne e i minori vittime di soprusi sostenendo con contributi economici e con campagne di sensibilizzazione i centri antiviolenza anche in modo bypartisan come dimostra la collaborazione con Alessandra Kustermann, responsabile di un’eccellenza assoluta come il Soccorso violenza sessuale e domestica della clinica Mangiagalli. Dobbiamo tutelare queste esperienze. Cito solo i dati di un centro milanese tra i tanti: in dieci anni 50.000 interventi e 8.410 donne accolte, 700 solo nel 2013. 5mila i minori coinvolti. Il Governo ci ripensi e non abbandoni le donne e chi le difende”.

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