Roma, 3 lug. (LaPresse) – “Con riferimento al decreto” anticorruzione “non ci sono poteri straordinari: ci sono poteri nuovi, ma non straordinari, né ci sono vestiti da Superman o la bacchetta magica”.
Così il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, nel corso di una tavola rotonda alla Corte dei Conti.
“Io non credo che la mia nomina – ha aggiunto Cantone – sia stata indispensabile nè tantomeno potrà essere risolutiva di chissà quali problemi: i problemi della corruzione, come quelli della mafia, non possono essere risolti in sei mesi o in sei anni”. “Il problema – ha sottolineato – è cercare di inserire un sistema virtuoso”.
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