di Benedetta Dalla Rovere

Milano, 23 mag. (LaPresse) – Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, 41 anni, è candito come capolista in tutte e 5 le circoscrizioni per le elezioni europee. Il Carroccio, il 25 maggio, chiede i voti degli italiani, da Nord a Sud, con lo slogan: “Basta euro! E tornano speranza e lavoro. Un’altra Europa è possibile”.

Queste saranno le prime elezioni che affronterà da segretario della Lega. Come sta andando?

“E’ una bellissima campagna elettorale. Sono stato contento di vedere le molte persone in fila ai nostri gazebo per firmare i sei referendum che proponiamo. Sono certo che presto arriveremo a 600mila firme. Sono contento di non essere come Renzi e Grillo che si insultano a vicenda”.

Nel linguaggio e nei temi, dopo la parentesi di Maroni, lei è tornato alle parole d’ordine di Bossi. Come mai?

“Lo abbiamo fatto perché la gente vuole discorsi chiari e noi stiamo facendo battaglie concrete a proposito della riforma Fornero, dell’immigrazione, della prostituzione, dell’euro sul quale siamo stati i primi a lanciare l’allarme ‘moneta euro, moneta della fame’ e molti ora ci stanno seguendo. Penso che avremo un ottimo risultato per questo”.

Nei sondaggi vede una ripresa dopo il terremoto delle inchieste sui fondi del Carroccio?

“I risultati saranno ufficiali domenica sera. Io punto a raddoppiare”.

Avete fatto molte tappe della campagna al Centro e al Sud. Come mai, dato che i temi caldi delle vostra campagna sono incentrati su Nord e Padania?

“Le due emergenze di disoccupazione e immigrazione anche al Sud non sono trattate da nessuno. Ho ricevuto decine di inviti a essere presente come Lega al Sud, da Benevento a Cagliari, a Bari. Sono stato anche a Catania, a Lamezia Terme. Evidentemente manca una classe politica al Sud, se sono costretti a chiamare la Lega. Sono convinto che dal Centro, dal Sud e anche da Roma arriverà un voto sorprendente per la Lega”.

La prima tappa, a Napoli, però, è stata turbolenta.

“Era una situazione più da ultrà che da dibattito politico. Lì era il covo di Genny la Carogna, ma la Napoli vera è un’altra roba. Dopo l’aggressione di quei 30 ultrà ho ricevuto centinaia di inviti da parte di napoletani per bene che mi hanno chiesto di tornare. Ho preso l’impegno che andrò di nuovo a Napoli dopo le elezioni”.

Tornado ai temi della campagna elettorale, anche Grillo ha puntato tutto sull’abolizione dell’euro.

“Si, ma lo ha fatto con la retromarcia. Noi diciamo che l’euro è una moneta finita e proponiamo di tornare alla lira. Grillo invece perde tempo proponendo di fare un referendum, di parlare con la Merkel. Lui perde tempo e prende in giro, noi della Lega invece vogliamo andare via subito. L’euro è finito, chi prima ne esce prima si salva”.

Intravvede una possibile alleanza con Grillo? In fondo anche l’M5S, come la Lega, intercetta il voto di protesta.

“Nella lotta all’euro e nella lotta all’immigrazione clandestina Grillo ha tradito e quindi in questo momento non è possibile alcun contatto. Grillo ha cancellato la Bossi – Fini”.

Parliamo di immigrazione. C’è chi dice che rimpatriare tutte le persone che sbarcano in Italia costerebbe troppo. Qual è la vostra posizione?

“Cancellare Mare Nostrum, spendere in Africa quei 10 milioni di euro al mese sbattuti via in Italia, reintrodurre il reato di immigrazione clandestina e difendere i confini. Non c’è spazio nemmeno per un solo straniero in più con 4 milioni di italiani disoccupati. Bisognerebbe tenere il 10% di quella gente ed espellerne il 90%, dato che sono clandestini”.

E l’Europa?

“L’Europa se ne frega. Quello dell’immigrazione clandestina è il caso più clamoroso di fallimento dell’Europa. Bruxelles si limita a dire che è un problema italiano, perchè se gli immigrati sbarcano in Italia, in base al Trattato di Dublino, dobbiamo tenerli qui. Questo non è corretto, non è da comunità”.


Al Parlamento Europeo siederete al fianco del partito di Marine Le Pen. Che tipo di alleanza sarà?

“Sarà un’alleanza storica non solo con Le Pen, ma anche con belgi, tedeschi, olandesi e molti altri. Ribalteremo Bruxelles, altro che i grillini. Sarà un fronte transnazionale che si muoverà per un’altra Europa, con meno banche, meno euro, più sovranità nazionale e più lavoro”.

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