Roma, 23 mag. (LaPresse) – Brianzola, classe 1975, con il ‘pallino’ dell’Europa. “Vengo da una famiglia normale di un piccolo centro della Brianza e per me le vere opportunità, gli stimoli, la crescita sono arrivati dalla possibilità di muovermi e scoprire cosa stava fuori dal mio mondo”, dice di sé Alessia Mosca, capolista Pd per la circoscrizione Nord Ovest alle prossime elezioni europee del 25 maggio . “La più grande occasione – si legge sul suo sito – è stata uno stage al Parlamento europeo a Bruxelles quando avevo 21 anni”. “La passione con cui ho iniziato il mio stage a Bruxelles – aggiunge ora che ha la valigia pronta per tornarci – non mi ha mai abbandonata, anzi, in un momento in cui l’Unione è in difficoltà, è cresciuta”. Per questo la decisione di “rischiare, affrontando la difficile corsa per il Parlamento europeo”. Dal primo stage, ammette, ha imparato tanto, forse portandosi “dietro ancora l’immagine della
Il curriculum racconta di una laurea in filosofia all’Università Cattolica di Milano nel 1999, un Master Ispi in Diplomacy, un Diploma in International Relations alla Johns Hopkins University e un Dottorato di ricerca in Scienza della politica all’Università di Firenze, mentre dal 2004 è ricercatrice all’Arel, Agenzia di ricerca e legislazione fondata da Nino Andreatta. Lo sbarco in politica avviene nel 2007: fino all’insediamento della XVI Legislatura fa parte dell’Esecutivo nazionale del Partito democratico, come responsabile Lavoro. Nel 2008 e nel 2013 viene eletta deputato e nominata segretario della commissione Lavoro nella prima legislatura e capogruppo Pd nella commissione Politiche europee nella seconda. Nei sei anni in Parlamento, racconta, “il centro della mia attività è stato soprattutto il lavoro, in tante declinazioni: occupazione femminile, lavoro per i giovani, circolazione dei talenti, ma anche innovazione e agenda digitale”.
Perché l’Europa, adesso? “Perché è a Bruxelles che viene deciso più del 70 per cento della normativa nazionale – risponde Mosca – Lì vengono stanziati i fondi, concordate le politiche, individuate le priorità. Come segretaria della Commissione lavoro dal 2008 al 2013 e come capogruppo in Commissione politiche europee dal 2013 mi è capitato di ascoltare le storie di molte persone – donne e uomini, imprenditori e libere professioniste, studenti e ricercatrici, impiegati e pensionate. Vedere quante aspettative erano state disattese, quanto entusiasmo per l’Europa si spegneva, quante risorse andavano sprecate. Per disinteresse, scarsa conoscenza, mancanza di informazioni, trascuratezza. E’ un dovere oggi più che mai tentare di costruire un’Europa a misura dell’Italia, ma anche rendere praticabile l’Europa, imparando ad usarla nel modo giusto”. #unamoscainEuropa l’hashtag che ha lanciato su Twitter per le Europee.

