Roma, 15 mag. (LaPresse) – “E’ stata la destra a ridurre le istituzioni europee in questo stato: hanno 21 commissari su 28”. Così Martin Schulz, il candidato del Pse alla presidenza della Commissione europea, in un’intervista pubblicata oggi su ‘Repubblica’. “Poi, al momento della campagna elettorale – aggiunge -, si scoprono una coscienza sociale e fanno bei discorsi. Ma la verità è che se vincerà il Ppe ci toccheranno altri cinque anni di austerità e ingiustizie sociali”.
Schulz poi parla del M5S: “Gli eurodeputati del Movimento 5 stelle resteranno da soli e isolati nel Parlamento europeo, non conteranno nulla”. “E magari – aggiunge – Grillo gli proibirà anche di votare, come ha già fatto nel Parlamento italiano minacciando multe per chi disobbedisce: un comportamento stalinista e antiparlamentare”. Schulz però precisa: “Non condanno certo gli elettori di Grillo, e neppure quelli di Berlusconi. Sono pieni di disperazione e hanno perso la fiducia nelle istituzioni”.
E ancora a proposito della vicenda Geithner-Berlusconi: “Tutto quello che posso dire è che non sono stato io. Non ho mai incontrato Geithner in vita mia”. “Non c’è bisogno del segretario al Tesoro Usa – aggiunge – per risolvere il problema Berlusconi. Quello è un nodo che devono risolvere gli italiani con il voto”. A proposito di Geithner il candidato socialdemocratico afferma inoltre che “forse dice il vero, forse no. Ma è meglio stare zitti se non si hanno prove di quello che si dice”.
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