Reggio Calabria, 13 mag. (LaPresse) – Ci sono altri indagati nell’inchiesta che ha portato all’arresto dell’ex ministro Claudio Scajola oltre a quelli indicati nell’ordinanza di custodia cautelare. Lo conferma il procuratore di Reggio Calabria, Cafiero de Raho, che però mantiene massimo riserbo sia sul numero di persone coinvolte, sia sui nomi, sia sulle ipotesi di reato che, spiega “sono varie ma c’è il segreto istruttorio”. Scajola è finito in cella con l’accusa di avere favorito la latitanza dell’ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena. Intanto è stato fissato per venerdì alle 10, al carcere romano Regina Coeli dove è detenuto dallo scorso giovedì, l’interrogatorio dell’ex ministro. Inoltre la Dda di Reggio Calabria ha presentato appello al Tribunale del riesame contro l’esclusione dell’aggravante mafiosa nei confronti di Scajola e degli altri sette arrestati ma non è ancora stata fissata la data della discussione.
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