Roma, 1 mag. (LaPresse) – “Le parole di Laura Castelli (M5S) sono vergognose. Anziché condannare i responsabili delle violenze, la Castelli mistifica la realtà e addossa la responsabilità al Pd definendo la partecipazione del nostro partito al corteo del Primo Maggio una ‘provocazione'”. E’ quanto affermano il segretario regionale del Pd Piemonte, Davide Gariglio, e il segretario provinciale del Pd Torino, Fabrizio Morri. “È inaccettabile – proseguono – che un rappresentante delle istituzioni arrivi ad invitare una forza politica a non stare in piazza. La Castelli non solo dimostra di ignorare il fatto che la lotta per il lavoro e per i diritti è iscritta nella storia che ha portato alla nascita del Pd, ma conferma che gli antagonisti e gli anarco-insurrezionalisti che assaltano le nostre sedi e aggrediscono i nostri militanti altro non sono che il ‘braccio armato’ dei grillini. Perché esiste uno ‘squadrismo’ fatto di parole che offre alibi ideologici ai picchiatori e agli imbrattatori”.
“La Castelli si rassegni: non ci rinchiuderemo in nessun salotto, ma staremo sempre tra la gente, accanto a chi lavora, a chi fa fatica, a chi è solo, per dare solidarietà e speranza, non per vomitare rabbia e insulti. Nelle prossime ore segnaleremo le affermazioni della ‘cittadina’ Laura Castelli alla presidente della Camera dei deputati e chiederemo ai nostri parlamentari di porre la questione all’attenzione dell’Aula di Montecitorio”, concludono Morri e Gariglio.
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