Roma, 14 apr. (LaPresse) – Sulle nomine delle grandi aziende pubbliche il governo si propone “una rivoluzione culturale” attraverso la promozione di manager uomini e donne in egual misura. “Una sostanziale parità di genere”, annuncia il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, intervistato da ‘la Repubbica’. Il tutto “per colmare un ritardo dell’Italia che è di almeno 30 anni”. “Siamo pronti per Enel, Eni e Finmeccanica i cui vertici scadono adesso. Renzi vuole fare anche le Poste, per dare il segnale di un governo che affronta subito i nodi” spiega Delrio. “Vogliamo dirigenti capaci e che siano orgogliosi di guidare aziende che sono un patrimonio dell’Italia. Come accade in Francia” dice Delrio che conferma i contatti con Vittorio Colao, amministratore delegato di Vodafone: “Al di là di Colao, i rifiuti non ci sono quasi stati. Del resto, un manager fa più volentieri l’ad di una grande azienda pubblica anziché il ministro o il parlamentare. È una situazione oggettivamente diversa”.
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