Roma, 14 apr. (LaPresse) – Esclude che ci sarà una manovra aggiuntiva? “Assolutamente sì. Siamo molto seri. Il Def è un documento molto prudente e molto pesante. Non abbiamo fatto voli pindarici. Abbiamo fatto un lavoro affidabile, non ci sarà una manovra correttiva e i conti torneranno, dopo una riduzione di tasse mai fatta prima”. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio nel corso della puntata di ‘Porta a porta’ che andrà in onda questa sera. “Io sono allibito dalla dichiarazione delle banche – ha proseguito Delrio -. Hanno ricevuto mille miliardi dalla Bce ma poi non hanno restituito quasi nulla a famiglie e imprese. Mi vengono a dire che per colpa di questa tassazione che si adegua non danno più il credito, noi non ci stiamo, è un ricatto che non accettiamo”. “Non prevediamo nessun intervento sulle pensioni, ad ora. Non è nell’orizzone del Governo mettera mano alle pensioni”, ha concluso.

E parlando della spending review, Delrio ha spiegato: “L’arte del governare consiste nel fare in modo che le cose che annunci si concretizzino. Noi stiamo facendo una grande opera di ristrutturazione della spesa pubblica. Possiamo fallire, tutti gli altri hanno fallito. Noi, da ex sindaci, siamo abituati a farci giudicare dai risultati. Noi stiamo litigando tutte le mattine e tutti i giorni da settimane con i responsabili dei centri di spesa”. “Adesso – ha aggiunto – tocca a una classe dirigente che si gioca tutto, almeno collaboriamo”.

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