Torino, 12 apr. (LaPresse) – “Sergio Chiamparino ha detto che una sinistra che non cambia non è sinistra, e diventa destra e perde la dignità di essere sul fronte del progressismo. Per questo cercheremo di cambiarla anche in Europa e siamo entrati convintamente nel Pse, perchè siamo convinti di essere in prima linea nella frontiera del cambiamento”. E’ uno dei passaggi centrali del discorso del premier Matteo Renzi, intervenuto al Palaolimpico di Torino per l’apertura della campagna elettorale del Pd insieme al candidato governatore del Piemonte Sergio Chiamparino.
“BASTA LITIGARE”. Per il presidente del Consiglio è necessario che il “Pd non perda tempo a litigare al suo interno, nei prossimi 40 giorni al lavoro sulle cose che abbiamo deciso, poi dopo il resto, andiamo a vincere nei comuni”.
“NON INSEGUIAMO GRILLO”. Renzi dice anche “no a una campagna elettorale che si fa inseguendo ogni giorno i post di Beppe Grillo, che oggi accusa le nostre donne, poi i nostri uomini, poi le nostre idee. Lasciamolo fare, lasciamolo nel suo brodo”. “Dovevano cambiare il palazzo – continua ancora riferendosi ai 5 Stelle – ma il palazzo sta cambiando loro. Parliamo ai loro elettori e diciamo che la bellezza della politica la riporteremo a casa noi, e anche la credibilità nelle istituzioni”.
RENZI AI CANDIDATI: “SIATE CURIOSI”. E ai candidati consiglia: “Siate coraggiosi e curiosi, è molto bello chiedere il voto a chi non lo ha fatto la scorsa volta. E’ curiosità e se non lo sei, vivi di pregiudizi ideologici”.
“L’ANNO PROSSIMO AUMENTI ANCHE PER LE PENSIONI”. Renzi poi annuncia che l’anno prossimo il governo si occuperà anche delle pensioni. “Il 2015 – dice – è l’anno degli interventi sulle pensioni, di chi guadagna meno di mille euro al mese. Ma non ce la facciamo nel 2014, non vi prendo in giro”.
“MONTI E LETTA HANNO SBAGLIATO RICETTA”. Renzi poi sottolinea che le politiche di austerità di Mario Monti prima e di Enrico Letta poi, hanno provocato solo un grande aumento della disoccupazione. “Nel 2011 – dice – noi e gli inglesi avevamo la stessa percentuale di disoccupazione, dopo tre anni la nostra è aumentata e la loro diminuita. Abbiamo sbagliato ricetta”.
CHIAMPARINO: “GRAZIE MATTEO, HAI AVUTO IL CORAGGIO CHE IO NON HO AVUTO”. Poco prima di Renzi era intervenuto Sergio Chiamparino, candidato del Pd per la guida della Regione Piemonte. L’ex sindaco di Torino ha annunciato che si tessererà nuovamente al Pd. “Matteo – ha detto – ti faccio un ringraziamento speciale, perché hai avuto il coraggio di rompere gli schemi consolidati di una sinistra che, se non fossero stati rotti, rischiavano di far diventare i valori della sinistra cristiana e socialista in paradigmi conservativi. Io non ho avuto quel coraggio, per questo sarò con te, non in modo acritico ma in modo leale e farò quel gesto, riprenderò la tessera del Pd, per fare con voi questa battaglia fino in fondo”.
A ROMA INTANTO LA CONVENTION ANTI-RENZI. Mentre il premier Matteo Renzi era a Torino, a Roma la minoranza del suo partito si riuniva in una convention al teatro Ghione. A guidare l’incontro Gianni Cuperlo, l’uomo che si dimise a gennaio da presidente del partito proprio in polemica con Renzi. Ma, ha detto Cuperlo, tentando di smussare gli angoli di una evidente contrapposizione, non c’è alcuna polemica. “Renzi oggi è a Torino ad aprire la corsa di Sergio Chiamparino. Noi siamo qui ma siamo anche con loro. Non c’è alcuna polemica”. Ma non ha rinunciato a una stilettata sulle riforme. “La legge elettorale uscita dalla Camera – ha detto – non è buona e va migliorata: quel treno doveva partire, ma alla fine del percorso non possiamo votare qualsiasi cosa”. In prima fila Guglielmo Epifani e Massimo D’Alema, ma anche l’ex segretario Pier Luigi Bersani, che raccoglie un lunghissimo applauso.
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