Roma, 13 feb. (LaPresse) – Enrico Letta non parteciperà alla direzione del Pd. Il premier ha deciso di inviare una lettera al suo partito nel quale spiega la sua assenza di oggi con la volontà di lasciare libertà al segretario Matteo Renzi e a tutti i componenti della direzione anche nel caso in cui si arrivasse a un voto sul patto di Governo che il presidente del Consiglio ha presentato ieri. “Carissimi – scrive – penso che, in una giornata importante come questa, sia fondamentale che la discussione si sviluppi, e le decisioni conseguenti siano assunte, con la massima serenità e trasparenza. Per questo preferisco aspettare a Palazzo Chigi le determinazioni che verranno prese, in modo che tutti in Direzione si sentano liberi di esprimere valutazioni ed esplicitare le decisioni che ritengono opportune”.

Le diplomazione del partito, fino all’ultimo hanno lavorato per evitare che la direzione si trasformasse in una resa dei conti in diretta streaming tra il sindaco di Firenze e il premier. Questa mattina, poco dopo le 8, il portavoce della segreteria renziana Lorenzo Guerini e i capigruppo dem di Camera e Senato Roberto Speranza e Luigi Zanda hanno incontrato Enrico Letta. Il faccia a faccia, raccontano fonti parlamentari, è stato brevissimo e da Letta non sarebbero arrivate risposte, ma in tanti all’interno del partito si augurano che dal capo del Governo possa arrivare un passo indietro prima o durante la direzione. Nuove pressioni in questo senso sarebbero arrivate anche dalla ‘minoranza’ dem.

Ieri il presidente del Consiglio aveva sfidato il segretario del Pd Matteo Renzi chiedendogli di dire esplicitamente se vuole prendere il suo posto a palazzo Chigi. E per far capire che fa sul serio ha presentato ‘Impegno Italia’, un rinnovato programma di governo. E’ su quel documento, ha spiegato, che si giocherà il destino del suo esecutivo, sulla scelta dei partiti di procedere su quella strada, a partire proprio dal Pd.

Nel programma si parla di riforme del lavoro, della scuola, del fisco, dell’amministrazione pubblica, del patto di stabilità interno. E si annunciano nuovi investimenti in innovazione e infrastrutture. Renzi, preso in contropiede, ha scelto di non commentare prima delle 15. La sfida continua.

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