Roma, 1 feb. (LaPresse) – “Cosa succederebbe se ti trovassi la Boldrini in macchina? Belìn, è fantastico!”. Grillo pubblica questa frase e un video sul suo account Facebook, poi rilanciato anche sul blog, e subito il post si riempie di insulti sessisiti. Da quelli che incitano allo stupro della presidente della Camera ad altri che la definiscono una prostituta, a quelli che attaccano la sua carriera che, secondo i suoi detrattori, è stata costruita sfruttando “le miserie altrui”. Una vera e propria valanga di risposte volgari a un video satirico girato da un grillino in cui si vede l’attivista che giuda l’auto con al fianco una sagoma di cartone di Boldrini. Nonostante il numero di commenti volgari sia altro c’è anche chi prova a frenare “per non essere strumentalizzati” e perchè, commenta una donna del M5S “la politica va fatta di fronte e non con battutacce contro le donne. Non ce n’è bisogno, non seguite la strada della volgarità che ha distrutto la dignità della politica in Italia”.

Poco dopo la pubblicazione del video, il presidente del Senato, Piero Grasso ha espresso solidarietà alla sua collega e al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Ho appena parlato con la presidente Boldrini per esprimerle la mia vicinanza e il mio sdegno per le offese volgari e sessiste che sta ricevendo in queste ore”, scrive Grasso, che aggiunge: “Guardo con preoccupazione al clima di questi giorni che ha visto il Capo dello Stato e la presidente Boldrini vittime di insulti e accuse senza fondamento: il dissenso, il cui esercizio è regolato e garantito dalla nostra Costituzione, è un elemento fondamentale del processo democratico ma quando si trasforma in un irresponsabile attacco alle istituzioni e agli organi costituzionali si mettono in discussione i fondamenti della nostra democrazia”. “Chiunque approfitti della situazione critica del Paese per fomentare gli animi, cercando tornaconti elettorali, forse sottovaluta quanto sia pericoloso alimentare la rabbia dei cittadini in un momento già così difficile: spero quindi che tutte le forze politiche – conclude il presidente del Senato -abbiano la capacità di chiudere immediatamente questa parentesi indecorosa, assumano atteggiamenti più responsabili e tornino ad occuparsi seriamente di risolvere i problemi del nostro Paese”.

In serata i commenti sessisti vengono cancellati dallo staff del Movimento che in un post scrive: “Prendiamo le distanze dalle offese sessiste dal post di Grillo. I messaggi sono stati scritti nella notte quanto non era possibile operare alcun controllo: i messaggi sono stati cancellati”. Pacata la risposta della presidente della Camera che su Facebook scrive: “Gli insulti e le volgarità non possono in alcun modo fare parte del dibattito politico e non danno nessuna risposta concreta ai problemi dei cittadini. Piuttosto servono a istigare alla violenza e a minare le basi della nostra democrazia. Grazie a tutti per il sostegno contro gli insulti e le minacce che mi sono state rivolte in rete e la mia solidarietà a chi, come me, in queste ore, è vittima degli stessi attacchi: il presidente del Consiglio, Enrico Letta, e il giornalista Corrado Augias, colpevoli di avere mosso critiche al Movimento 5 Stelle”.

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