Roma, 27 dic. (LaPresse) – “Le modalità di svolgimento dell’iter parlamentare di conversione in legge” del decreto ‘Salva-Roma’ nel corso del quale sono stati aggiunti al testo originario del decreto 10 articoli, per complessivi 90 commi – mi inducono a riproporre alla vostra attenzione la necessità di verificare con il massimo rigore l’ammissibilità degli emendamenti ai disegni di legge di conversione”. E’ quanto scrive il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato al premier Enrico Letta e ai presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Piero Grasso. E’ stata proprio Boldrini a leggere in aula il testo della lettera. Con “spirito di collaborazione istituzionale”, Napolitano invita a valutare l’ammissibilità degli emendamenti riferiti ai decreti legge, a criteri di stretta attinenza allo specifico oggetto degli stessi e alle relative finalità, anche adottando – se ritenuto necessario – le opportune modifiche dei regolamenti parlamentari”.
Già nel febbraio del 2012, ricorda Napolitano, “ho inviato ai Presidenti pro-tempore delle Camere una lettera nella quale avvertivo che di fronte all’abnormità dell’esito del procedimento di conversione non avrei più potuto rinunciare ad avvalermi della facoltà di rinvio, pur nella consapevolezza che ciò avrebbe potuto comportare la decadenza dell’intero decreto legge, non disponendo della facoltà di rinvio parziale”. “Esprimevo inoltre – scrive ancora il capo dello Stato rinnovando l’invito a governo e parlamento – l’avviso che in tal caso fosse possibile una parziale reiterazione che tenesse conto dei motivi posti alla base della richiesta di riesame. La stessa Corte Costituzionale, del resto, fin dalla sentenza n. 360 del 1996, ha posto come limite al divieto di reiterazione la individuazione di nuovi motivi di necessità ed urgenza”.
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