Roma, 3 dic. (LaPresse) – Il provvedimento sulla Terra dei Fuochi “offre alle forze ordine e alla magistratura degli strumenti in più per la repressione dei reati legati a situazioni di criticità ambientale”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando al termine del Cdm odierno parlando del decreto sulla Terra dei fuochi.
“C’è un elemento che caratterizza questo decreto – ha spiegato Orlando – che è la ricerca di una fotografia certa della situazione. C’è una norma che prevede il trasferimento delle informazioni delle indagini alle amministrazioni che hanno il compito di bonificare e risanare le aree contaminate. C’è una normativa – ha proseguito il ministro – che consente la classificazione dei suoli coltivabili e di quelli contaminati, che quindi non possono più essere coltivati”.
Con il Consiglio dei ministri di oggi sulla ‘Terra dei fuochi’, ha spiegato Enrico Letta, sono stati “introdotti reati per la prima volta nel nostro ordinamento per dare una risposta netta a un’emergenza che per troppi anni si è protratta senza che ci sia stato nessun intervento”.
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