Milano, 29 nov. (LaPresse) – La procura di Milano ha notificato questa mattina un avviso di conclusione delle indagini agli indagati nell’inchiesta sui rimborsi elettorali della Lega. L’avviso è stato consegnato anche ad Umberto Bossi, al quale vengono contestati i reati di truffa e appropriazione indebita. Umberto Bossi è accusato, “in qualità di legale rappresentante e tesoriere del partito politico Lega Nord” di avere presentato un “irregolare rendiconto” riguardante i conti del movimento negli anni 2008, 2009 e 2010 insieme ad altri imputati. Il fondatore del Carroccio, secondo il pm di Milano, si sarebbe appropriato indebitamente di 208.565,30 euro.
Tra i destinatari del decreto di chiusura indagini per i fondi alla Lega Nord c’è anche Rosy Mauro. La ex vicepresidente del Senato di Milano è accusata di una appropriazione indebita di 99.731,50 euro e il denaro, per i pm, proveniva dalle casse del partito. Tra le cifre contesatate all’ex senatrice del Carroccio, anche 77.131,50 euro “per acquisto titolo di laurea albanese – si legge nel capo di imputazione – presso l’università Kristal di Tirana a favore di Pierangelo Moscagiurò, ex guardia del corpo”. I pm di Milano Alfredo Robledo, Roberto Pellicano e Paolo Filippini hanno chiesto l’archiviazione per le posizioni dell’ex ministro Roberto Calderoli della moglie del Senatur Manuela Marrone e anche per Matteo Brigandì, ex avvocato del Carroccio. Se venisse accolta tale istanza, che riguarda per alcuni aspetti anche gli stessi Umberto Bossi, Belsito e Rosi Mauro, i tre indagati verrebbero esclusi dal procedimento.
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