Roma, 4 ott. (LaPresse) – “Non vi è alcuna ragione per pensare che quanto accaduto ieri a Lampedusa sia l’ultima volta”. Sono queste le parole dure, senza mezzi termini, pronunciate dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nel corso dell’informativa nell’aula della Camera sulla tragedia di Lampedusa. Il ministro dell’Interno ha spiegato che ha intenzione di chiedere all’Ue di rafforzare il sistema di protezione esterna e si è detto solidale con papa Francesco che ha definito quanto accaduto una vergogna. “A nome dell’Italia, a Lussemburgo, dirò che il sistema della protezione esterna dell’Europa va rafforzato e che gli aerei di Frontex devono operare sul Mediterraneo. E’ bene dirlo con chiarezza: lo sappiamo che in tanti Stati del Nord Europa arrivano più migranti che in Italia, ma non arrivano dal mare”. Alfano ha poi detto che Lampedusa sarà candidata al premio Nobel per la pace. “Dopo la visita del Papa, occorre un grande segnale di tutto il mondo, per noi, per tutto il mondo e per Lampedusa: candideremo Lampedusa al premio Nobel per la pace e speriamo che a questa richiesta si unisca l’intera Unione europea”, ha concluso il vice premier.
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