Roma, 18 set. (LaPresse) – “È bastata la visita di un giorno a Roma del commissario per gli Affari economici e monetari dell’Ue, Olli Rehn, con le sue inopportune dichiarazioni, che tutti adesso reputano inevitabile l’aumento dell’Iva a ottobre (pare che anche qualcuno all’interno del governo se ne sia convinto)”. Sono le parole dell’onorevole Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl. “Eppure – aggiunge Brunetta – gli impegni del presidente del Consiglio, Enrico Letta, nel discorso su cui ha ottenuto la fiducia delle Camere lo scorso 29 aprile erano chiari: ‘rinunciare all’inasprimento dell’Iva’; ‘superare l’attuale sistema di tassazione della prima casa’; ‘generale riduzione del costo del lavoro e del peso fiscale’. Provvedimenti complementari l’uno all’altro e non alternativi. Per i quali, tra l’altro, il Popolo della libertà ha fornito al governo ipotesi di copertura più che sufficienti”. “A questo punto – conclude il presidente dei deputati Pdl – la risposta spetta solo a Enrico Letta e non a inutili epigoni del Partito democratico o di Scelta Civica. Siamo convinti che il presidente del Consiglio onorerà gli impegni presi”.

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