Roma, 10 set. (LaPresse) – La Giunta delle elezioni del Senato frena sulla decadenza di Silvio Berlusconi: il voto sulle questioni pregiudiziali, presentate ieri dal relatore Andrea Augello (Pdl), non ci sarà stasera. Pd e Pdl, infatti, avrebbero di fatto raggiunto un accordo politico basato sulla derubricazione delle pregiudiziali a questioni preliminari. Un meccanismo che allunga i tempi della discussione dato che la proposta, che deve comunque essere approvata dalla Giunta, consentirebbe di procedere con la tempistica dettata dall’articolo 10 del regolamento del Senato (che prevede un intervento per ogni commissario per un tempo massimo di 20 minuti) e non con quella prevista dall’articolo 93 che disciplina le questioni pregiudiziali e prevede, in sede di discussione generale, un intervento a groppo parlamentare per un massimo di 10 minuti. Insomma si passerebbe da circa un’ora di discussione a 32 possibili interventi da 20 minuti ciascuno.
E che la proposta di Augello possa accogliere il favore del Pd si intuisce dalle posizioni espresse dai due membri della Giunta dei Dem prima dell’inizio della seduta. La senatrice Stefania Pezzopane afferma: “Se sono tese ad approfondire gli argomenti, possono essere condivise, se sono tese a sfiancare la Giunta e a perder tempo presumo che non saranno condivise”. Felice Casson è sulla stessa linea: “Noi – dice – siamo pronti a discutere qualsiasi cosa, pregiudiziali, preliminari e decadenza”.
Il Movimento 5 Stelle, invece, chiede il rispetto dei tempi previsti dal regolamento. Il senatore Michele Mario Giarrusso dichiara che tutto “si può fare in un’ora e venti”. La riunione della Giunta è iniziata intorno alle 20 e Augello ha chiesto di inserire le pregiudiziali all’interno della relazione, dando seguito alla proposta della derubricazione. I 32 membri della Giunta dovranno ora decidere se approvare o meno la richiesta e quindi, eventualmente, decidere il nuovo calendario dei lavori.
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