Roma, 25 ago. (LaPresse) – Scontro a distanza sull’Imu tra il viceministro dell’Economia, Stefano Fassina, e il capogruppo alla Camera del Pdl, Renato Brunetta.

BRUNETTA: “DA SACCOMANNI SOLO CHIACCHIERE”. Per Brunetta la cancellazione dell’Imu sulla prima casa è un dato irrinunciabile. “A oggi – dice – abbiamo sentito solo chiacchiere e nessuna proposta. Non pensi il ministro Saccomanni di arrivare con una proposta prendere o lasciare”.

FASSINA: “NON CI SONO LE CONDIZIONI PER CANCELLARE L’IMU SULLE CASE RICCHE”. Di parere opposto Fassina. “Vorrei che il Pdl – risponde – fosse come il Pd fosse attento non solo a chi ha un appartamento di 400 metri quadri nel centro delle grandi città ma anche a chi è in cassa integrazione o in pensione. Non ci sono le condizioni per cancellare l’Imu sulle abitazioni più ricche, perché non possiamo guardare in faccia un disoccupato e dirgli che non gli diamo l’indennità di disoccupazione di 500 euro perché abbiamo cancellato la tassa sulla casa ai più ricchi. E’ inaccettabile”.

FASSINA: “IRRICEVIBILI TONI PDL”. Sulla vicenda della decadenza di Silvio Berlusconi da senatore, poi, Fassina parla di “toni ultimativi che sono irricevibili”. Se il Pd votasse per salvare Silvio Berlusconi, spiega, “perderemmo credibilità all’interno del Paese, perché vorrebbe dire che la legge non è più uguale per tutti. “E’ davvero surreale – conclude – il dato di sovvertimento della realtà del Pdl, per loro chi dice che bisogna rispettare la legge e le sentenze è sul banco degli imputati. Un salvacondotto per Berlusconi non è possibile”.

BRUNETTA: “SE PD VOTA CONTRO BERLUSCONI E’ CRISI”. “La parola spetta – risponde Brunetta – alla Giunta delle elezioni e all’aula del Senato. Non è automatica, è un giudizio politico parlamentare. Se il Pd dichiara che voterà senza se e senza ma la decadenza del leader del Pdl, è chiaro che si apre la crisi”.

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