Roma, 5 ago. (LaPresse) – Dopo una seduta incandescente cominciata questa mattina, l’aula della Camera ha approvato con 317 voti favorevoli il decreto ‘svuota carceri’. In tutto 106 i voti contrari. Il provvedimento passa ora di nuovo all’esame del Senato, perché modificato in commissione Giustizia della Camera. A votare contro il provvedimento la Lega, Fratelli d’Italia e il M5S. Sul testo sono stati presentanti circa 450 proposte di modifica, per la maggior parte firmate dalla Lega Nord.

Ecco le novità previste dal decreto legge dopo il passaggio in commissione Giustizia di Montecitorio: CUSTODIA CAUTELARE – Reintrodotta la custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari per chi è accusato del reato di stalking, ma anche per i reati di finanziamento illecito ai partiti, falsa testimonianza e abuso d’ufficio;

ARRESTI DOMICILIARI E LIBERAZIONE ANTICIPATA – L’articolo 1 del decreto legge introduce modifiche al codice di procedura penale, relativamente alla disciplina degli arresti domiciliari e a quella della sospensione dell’ordine di esecuzione delle pene detentive. Ora sarà il giudice a stabilire il luogo degli arresti domiciliari in modo da assicurare le esigenze di tutela della persona offesa dal reato. E ancora: per i detenuto (per cui non vi sia una particolare necessità del ricorso alle forme detentive più gravi) il provvedimento interviene sulla cosiddetta “liberazione anticipata”, istituto che premia con una riduzione di pena (pari a 45 giorni per ciascun semestre) il detenuto che tiene una condotta regolare in carcere e partecipa fattivamente al trattamento rieducativo;

LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ – Con il decreto viene ampliata la possibilità per il giudice di ricorrere, al momento della condanna, a una soluzione alternativa al carcere, costituita dal lavoro di pubblica utilità. Questa misura, prevista per i soggetti dipendenti da alcol o stupefacenti, fino a oggi poteva essere disposta per i soli delitti meno gravi in materia di droga, mentre con il provvedimento potrà essere disposta per tutti reati commessi da questa categoria di soggetti.

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