Roma, 4 ago. (LaPresse) – “Accade questo: io sono buono e ingenuo, mentre la realtà è orribile. Perciò, quando me ne accorgo, sebbene a lungo mi sforzi di non accorgermene, reagisco”. Così Sandro Bondi, coordinatore del Pdl, in un colloquio sulle pagine del ‘Corriere della Sera’, all’indomani delle sue frasi in cui paventa un rischio di guerra civile dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna per Berlusconi nel processo Mediaset. L’ex colomba pidiellina dice: “Sono stato calmo per troppi mesi, ho pregato il presidente di aver fiducia in Letta. Mi toglie il fiato sentir parlare di condanna”.
E sulla propria scelta di evocare la guerra civile, Bondi afferma: “In questo Paese, dal dopoguerra ad oggi, non c’è forse già stata sempre una guerra civile strisciante? Devo parlarle delle stragi, del terrorismo, di tangentopoli, dell’esilio di Craxi?”. Poi il coordinatore del Pdl aggiunge: “Non immagino solo un’eventuale grazia, ma una sinistra che non esulti più per una sentenza”.
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