Roma, 14 lug. (LaPresse) – “E’ stata una battuta, per mettere della simpatia, non c’era niente di particolarmente contro, era legata alle mie impressioni. Non l’ho paragonata a un orango, l’ho detto in riferimento ai lineamenti”. Così il senatore leghista Roberto Calderoli in un’intervista concessa a Radio Capital, dopo il polverone suscitato dalla sua affermazione xenofoba contro il ministro Kyenge. “Avevo appena detto che sarebbe un’ottima ministra… in Congo. Va benissimo come ministro ma a casa propria”, aggiunge il leghista. “Se ci fosse stata anche la canoista – ha specificato riferendosi a Yosefa Idem – avrei rivolto (queste parole, ndr.) anche a lei, non vedo perché debba venire a fare la ministra a casa nostra”.
Infine, rispondendo al conduttore radiofonico che gli chiede se dopo questa vicenda intende dimettersi dalla carica di senatore, Calderoli risponde sicuro: “Ma stiamo scherzando? Non ci penso proprio”.
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