Firenze, 9 giu. (LaPresse) – “Perdo il treno? No! Oggi si è riaperta la partita e il Pd è centrale. Caro Epifani, tu devi fissare la data del Congresso”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi, presso il salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio durante la conferenza ‘Come costruire una sinistra di governo’ nell’ambito della Repubblica delle idee. E’ un Renzi grintoso e aggressivo quello che si presenta davanti a una platea gremita e che applaude sempre di più mano a mano che si affrontano temi più caldi. Renzi si rivolge a Epifani, lo invita a fissare una data precisa del Congresso, e racconta come vorrebbe che fossero la sua sinistra e la sua Italia. “Oggi la discussione è su che tipo di Partito democratico vogliamo fare. Se il Pd prende atto di un’urgenza, e cioè che bisogna cambiare adesso, deve decidere se dare un messaggio di speranza e non di rassegnazione. La politica oggi è vista come un insieme di misure tampone”. “Io sogno per una sinistra – aggiunge ancora – che anzichè parlare male di Berlusconi, parli bene del Paese e del futuro dei nostri figli”.

E proprio sul tema del futuro del Paese e del lavoro che ora non c’è Renzi si infiamma: “Gli ammortizzatori sociali devono essere diretti a tutti, non solo a certe categorie”. Renzi ha poi parlato di semplificazione e di sistema lavoro, soprattutto per i giovani: “Prima ancora di valutare il costo del lavoratore, bisogna riuscire ad avere un sistema per cui si trova lavoro per quello che ognuno ha studiato”. Un attacco forte ai sindacati arriva anche quando Renzi contesta l’allarme lanciato dalla Cgil secondo cui soltanto nel 2076 i livelli di occupazione torneranno quelli di prima della crisi. “E’ terrorismo psicologico”, dice.

Sul suo colloquio di ieri con Enrico Letta, invece, Renzi dice: “Io sono amico personale di Enrico Letta e lo stimo molto. Lo ritengo una persona di grande competenza e inoltre sono solidale con lui”. “Io non sarei capace di avere quell’equilibrio, è proprio bravo”, ha aggiunto. “A me di ieri ha colpito moltissimo la parte europea”, ha spiegato ancora Renzi. Non sono però tutte rose e fiori come il ‘cinque’ fra i due davanti alla stampa di ieri potrebbe far pensare. “Io non sono convintissimo del modello di revisione costituzionale che Letta ha proposto”. “Vedo fortissimo il rischio della commissionite – ha aggiunto – in ogni caso la cornice del dibattito di ieri con Letta è stata”, riferisce Renzi, molto positiva. “Oggi abbiamo un governo eccezionale, nel senso non di merito, è un governo in cui si sta tutti insieme e secondo noi non aiuta. E’ necessario riformare le regole del gioco. In questo contesto dobbiamo riuscire a semplificare il quadro istituzionale. Se il governo ci riesce bene, sennò va a casa”.

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